Passeggiando per Firenze può
capitare di ascoltare autentici fiorentini parlare tra di loro e distinguere,
tra una C aspirata e l’altra, la
parola Bischero.Quando si dà del bischero a
qualcuno non è certo per fargli un complimento, ma in maniera bonaria e
scanzonata, vogliamo in realtà dargli del poco furbo.
Questo modo di dire, nato a
Firenze e poi diffusosi anche nelle zone limitrofe, ha origini antiche.
I Bischeri erano una famiglia fiorentina che sul finire del XIII secolo aveva “uscio e bottega” nella zona in cui oggi sorge la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. All’epoca esisteva già una chiesa in quest’area della città: si chiamava Santa Reparata, ma era molto più piccola di quella che conosciamo oggi ed era circondata dalle abitazioni dei fiorentini.
Quando nel 1296 si decise di
realizzare la nuova maestosa cattedrale di Firenze che sarebbe dovuta diventare
lo specchio della grandezza economica raggiunta dalla città in quel periodo storico, si dovette, però,
ricavare lo spazio necessario per le dimensioni straordinarie che la chiesa avrebbe
dovuto avere. Così venne offerto un indennizzo a tutte le famiglie che avevano
le loro proprietà proprio a ridosso di Santa Reparata in modo da acquistare i
loro terreni, distruggere le abitazioni e avere così un nuovo spazio che
sarebbe stato ben
presto occupato dal nuovo cantiere.Tutti accettarono la proposta
fatta dalle autorità fiorentine tranne la famiglia dei Bischeri che sperava di
ottenere un’offerta migliore continuando a rifiutare proposte sempre più vantaggiose.
Si racconta che all’ennesimo rifiuto, però, non ci furono più nuove offerte,
semplicemente una notte Firenze si svegliò avvolta dai fumi di un incendio scoppiato
proprio nella casa dei Bischeri, che si ritrovarono alla fine senza soldi,
senza casa e senza bottega, facendo proprio la figura dei bischeri.
Una volta conclusa, Santa Maria
del Fiore diventò la cattedrale più grande che si fosse mai vista. Le sue
dimensioni lasciavano impressionati gli uomini medievali e, negli ultimi
settecento anni circa, solo tre chiese l’hanno superata in grandezza. Ancora oggi,
infatti, si colloca al quarto posto nella classifica delle chiese più grandi
del mondo.
Testo a cura di Lavinia Franceschi
www.artemidefirenze.com
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