Cerreto Guidi, un nome un perché!
Cerreto Guidi
è un paese che sorge nelle splendide colline toscane, proprio a ridosso di uno
di quei colli che rendono famoso e unico il nostro territorio, immaginato e
sognato da ogni forestiero. Tutti noi della zona lo conosciamo per la splendida
Villa Medicea che domina il paese,
per le belle tradizioni che lo animano nei mesi estivi e per il nuovo ed
emozionante museo dedicato alla
memoria dell’eccidio del padule (Mu.Me.Loc), ma siamo altrettanto preparati
sull’origine di questo nome? Vi siete mai interrogati sul perché questo luogo
si chiami in questo modo e quali informazioni possiamo ricavare sulla storia e
sulla conformazione del paese semplicemente analizzandone la denominazione?
Come prima cosa dobbiamo
sapere che in origine Cerreto Guidi
aveva un altro nome. Infatti, il borgo nacque in epoca medievale in un luogo un
tempo naturalmente fortificato grazie alla sua posizione dominante sul punto in
cui la valle dell’Arno si allarga
verso la pianura pisana, e riuscì ben presto a svilupparsi grazie alla vicinanza
con la via Francigena, percorso
molto battuto da pellegrini e mercanti. A quell’epoca (VIII secolo d.C.) il suo nome era Cerreto in Greti. La parola Cerreto deriva da cerro, il cui nome latino è Quercus
Cerris, ed è una pianta, molto simile alla quercia per intendersi, che era
ovviamente molto diffusa nel territorio tanto che, non a caso, l’immagine che
ritroviamo nello stemma di Cerreto Guidi rappresenta proprio questo grande
albero. Con la parola greti si indicavano
invece i crinali della collina scoscesi sul fiume, che servivano da naturale
difesa nei confronti della via fluviale e della pianura dell’Arno. Ecco dunque
come il nome Cerreto in Greti ben
descriveva le sua conformazione territoriale.
In seguito, il nome del
piccolo paese subì una variazione quando vi si insediò la potente famiglia dei Conti Guidi, la cui presenza in questa
zona viene documentata a partire dal 1086. I conti Guidi avevano numerosissimi
possedimenti in tutta la Toscana: alla fine del XII secolo un documento
imperiale attesta più di 200 tra terre e castelli appartenenti a tale famiglia,
tra cui sicuramente il più importante e conosciuto è il Castello di Poppi, nel
Casentino. Tra gli altri castelli appartenuti ai Guidi nel nostro territorio
ricordo anche Vinci, Larciano ed Empoli stessa, tutti situati in posizione
strategica e dominante sulle vie di comunicazione tra il Monte Albano e la
Valle dell’Arno.
A Cerreto i Conti Guidi eressero un maestoso castello nella parte
sommitale del colle, di cui ora non ne resta più traccia dato che sulle sue
macerie, a partire dal 1564, venne
costruita la famosa Villa Medicea.
Sappiamo che i lavori alla costruzione della villa avanzavano molto velocemente
e questo fu possibile grazie a molti fattori. A riguardo, fu sicuramente
determinante la possibilità di attingere ai resti dell’ormai fatiscente
castello (e a ciò che rimaneva delle antiche mura trecentesche) usati come cava
di pietre e laterizi a chilometri zero. Effettivamente all’epoca di Cosimo I il
castello doveva già apparire come una rovina dato che il conte Guido Selvatico
Guidi aveva venduto il castello di Cerreto a Firenze nel 1273 a saldo dei suoi debiti
e, da allora, l’imponente costruzione venne abbandonata a sé stessa.
Ciò nonostante, il passaggio
dei Guidi fu determinante nella storia e nello sviluppo del paese tanto che ne
è rimasta una traccia profonda proprio nel nome. Ecco quindi Cerreto Guidi, un nome un perché!
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