giovedì 24 novembre 2016

LA VILLA MEDICEA DI CERRETO GUIDI

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Cerreto Guidi, un nome un perché!

Cerreto Guidi è un paese che sorge nelle splendide colline toscane, proprio a ridosso di uno di quei colli che rendono famoso e unico il nostro territorio, immaginato e sognato da ogni forestiero. Tutti noi della zona lo conosciamo per la splendida Villa Medicea che domina il paese, per le belle tradizioni che lo animano nei mesi estivi e per il nuovo ed emozionante museo dedicato alla memoria dell’eccidio del padule (Mu.Me.Loc), ma siamo altrettanto preparati sull’origine di questo nome? Vi siete mai interrogati sul perché questo luogo si chiami in questo modo e quali informazioni possiamo ricavare sulla storia e sulla conformazione del paese semplicemente analizzandone la denominazione?

Come prima cosa dobbiamo sapere che in origine Cerreto Guidi aveva un altro nome. Infatti, il borgo nacque in epoca medievale in un luogo un tempo naturalmente fortificato grazie alla sua posizione dominante sul punto in cui la valle dell’Arno si allarga verso la pianura pisana, e riuscì ben presto a svilupparsi grazie alla vicinanza con la via Francigena, percorso molto battuto da pellegrini e mercanti. A quell’epoca  (VIII secolo d.C.) il suo nome era Cerreto in Greti. La parola Cerreto deriva da cerro, il cui nome latino è Quercus Cerris, ed è una pianta, molto simile alla quercia per intendersi, che era ovviamente molto diffusa nel territorio tanto che, non a caso, l’immagine che ritroviamo nello stemma di Cerreto Guidi rappresenta proprio questo grande albero. Con la parola greti si indicavano invece i crinali della collina scoscesi sul fiume, che servivano da naturale difesa nei confronti della via fluviale e della pianura dell’Arno. Ecco dunque come il nome Cerreto in Greti ben descriveva le sua conformazione territoriale.


In seguito, il nome del piccolo paese subì una variazione quando vi si insediò la potente famiglia dei Conti Guidi, la cui presenza in questa zona viene documentata a partire dal 1086. I conti Guidi avevano numerosissimi possedimenti in tutta la Toscana: alla fine del XII secolo un documento imperiale attesta più di 200 tra terre e castelli appartenenti a tale famiglia, tra cui sicuramente il più importante e conosciuto è il Castello di Poppi, nel Casentino. Tra gli altri castelli appartenuti ai Guidi nel nostro territorio ricordo anche Vinci, Larciano ed Empoli stessa, tutti situati in posizione strategica e dominante sulle vie di comunicazione tra il Monte Albano e la Valle dell’Arno.

A Cerreto i Conti Guidi eressero un maestoso castello nella parte sommitale del colle, di cui ora non ne resta più traccia dato che sulle sue macerie,  a partire dal 1564, venne costruita la famosa Villa Medicea. Sappiamo che i lavori alla costruzione della villa avanzavano molto velocemente e questo fu possibile grazie a molti fattori. A riguardo, fu sicuramente determinante la possibilità di attingere ai resti dell’ormai fatiscente castello (e a ciò che rimaneva delle antiche mura trecentesche) usati come cava di pietre e laterizi a chilometri zero. Effettivamente all’epoca di Cosimo I il castello doveva già apparire come una rovina dato che il conte Guido Selvatico Guidi aveva venduto il castello di Cerreto a Firenze nel 1273 a saldo dei suoi debiti e, da allora, l’imponente costruzione venne abbandonata a sé stessa.


Ciò nonostante, il passaggio dei Guidi fu determinante nella storia e nello sviluppo del paese tanto che ne è rimasta una traccia profonda proprio nel nome. Ecco quindi Cerreto Guidi, un nome un perché!






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